Come dire di no | Risolvere

Domande e risposte

NON SAPER DIRE DI NO

Difficoltà relazionali
28/01/2021

Ciao, sono F e ho … anni. Mi sono sempre considerata una giovane donna solare e disponibile a cui piace aiutare gli altri quando possibile. Non ho problemi a fare qualcosa fuori dai programmi per alleggerire un amico o un collega, non l’ho mai considerato un problema. In questo periodo però sono molto stressata, tantissime cose sul lavoro, in famiglia…e mi accorgo di non riuscire proprio a dire di no a niente! Sono stanchissima, mi sento sopraffatta ma non riesco a porre un limite…mi sento una porta girevole!
Come si impara a dire di no?
F.

terapeuta Marta Grossi
risponde
Dott. Marta Grossi
Psicologia dell’adolescente, giovane adulto, adulto, consulenza genitoriale

NON SAPER DIRE DI NO.

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Gentile F.
Che fatica sentirsi in quella porta girevole che non si ferma mai.
Sembra proprio che la voglia di aiutare gli altri e alleggerirli di alcune fatiche si stia trasformando in un pesantissimo fardello da portare sulle tue spalle. Mi sembra che anche quando vorresti fermare la porta, continui a girare e senza riuscire a fermarla. E così arrivano le continue richieste.
Quando una persona si trova in una situazione di questo tipo, potrebbe essere utile fermarsi un momento per provare a capire come si possa rallentare. Perché ci si è abituati a dare più importanza ai bisogni altrui, trascurando spesso se stessi, fino a sentirsi invasi.

 

DIRE DI NO NELLE RELAZIONI

Dire di no può essere molto difficile perché ci mette a confronto con complesse situazioni relazionali:

  • l’altro potrebbe offendersi, non rivolgerci più la parola
  • potremmo essere giudicati negativamente
  • qualcuno potrebbe arrabbiarsi per la nostra risposta
  • potresti sentirti in colpa, all’idea di non farcela
  • forse ti vergogni di per possibili brutte figure.

 

 NON SAPER DIRE DI NO. RAGIONI AFFETTIVE SOTTOSTANTI

  • Il “non saper dire di no” può rientrare nel quadro delle difficoltà relazionali. Ad esempio, potrebbe avere a che fare con il timore di scontentare gli altri e forse in qualche modo rimanere soli.
  • Si possono individuare dei tratti di dipendenza dall'altro, nei termini di essere potenzialmente influenzati dalle reazioni ed opinioni altrui.
  • È possibile che “chi dice sempre di sì” senta il bisogno di compiacere gli altri, di non deluderli nel timore che possa succedere qualcosa di spiacevole (la fine del rapporto, un cattivo giudizio personale, un litigio).
  • Queste dinamiche relazionali ed emotive possono avere a che fare con il senso di sicurezza di sé e aspetti di autostima.
  • L’”essere sempre disponibili” può risultare difficile da abbandonare, soprattutto quando è profondamente integrato nella rappresentazione di sé, diventando quasi un tratto della propria identità. Ad esempio, quando una persona viene vista dagli altri come una persona sempre disponibile e la persona in questione è abituata a riconoscersi così: una persona buona, che aiuta gli altri. In questo caso sarà un tratto difficile da abbandonare o modificare, perché integrato nel proprio modo di vedersi.

 

PERCHE’ IMPARARE A DIRE DI NO

  • è utile per proteggere se stessi e le proprie esigenze;
  • è un modo per affermare se stessi nelle relazioni, senza prevaricare né subire gli altri, e avere di conseguenza un buon equilibrio nei legami;
  • è quindi un aspetto fondamentale del benessere con se stessi e con gli altri;
  • è un modo per porre i tuoi bisogni al centro e scongiurare il rischio che le esigenze altrui prendano il sopravvento;
  • è un modo per prenderti cura di te.

 

COME IMPARARE A DIRE DI NO?

Cara F., cambiare un proprio modo di fare che ha delle ragioni profonde non è qualcosa di immediato e semplice. Ci sono alcuni piccoli accorgimenti che potrebbero aiutarti però nelle situazioni quotidiane:

  • prendi tempo: quando non sei certa di cosa desideri fare, puoi anche non rispondere subito si/no ad una richiesta. Riservati del tempo per pensarci così da valutare se quel ‘di più’ è davvero sostenibile per te (potresti, ad esempio, rispondere: ‘non lo so ancora’, ‘ci devo pensare’, ‘posso darti conferma domani?’)
  • inverti mentalmente la situazione: prova a chiederti: “e se fossi io al suo posto?”. Spesso si tende a sopravvalutare l’effetto di un no detto da noi. È possibile che ponendoci dalla parte di chi fa la richiesta non ci sembri così un dramma ricevere un rifiuto.

 

IN CONCLUSIONE

Perché vi sia un cambiamento più profondo, è importante provare ad individuare le cause sottostanti al tuo comportamento. Questo può essere molto utile per poter essere più consapevole di te e del tuo modo di agire, così da migliorare il tuo benessere e le tue relazioni. Cosa puoi cercare di fare?

  • rafforzare la tua conoscenza di te, lavorando sulla tua autostima e il tuo senso di efficacia personale;
  • aiutarti a riconoscere e prendere consapevolezza delle emozioni sottostanti alla difficoltà a ‘dire di no’, così come a gestirle e averne meno paura;
  • osservare con te le tue modalità relazionali, distinguendo ciò che ti porta a stare bene e ciò che no, ed esplorando nuovi modi di stare con gli altri.

Un saluto.

 

 

 

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