Capro espiatorio sul lavoro | Risolvere

Domande e risposte

RELAZIONI DIFFICLI SUL LAVORO: SONO UN CAPRO ESPIATORIO?

Stress sul lavoro
05/03/2021

Sono una donna, in un ambiente di lavoro al femminile. Come posso gestire pseudo-mobbing orizzontale? Ostruzionismo, info scorrette per farmi sbagliare, maldicenze a mio carico anche consistenti, isolamento, ecc. Si tratta di colleghe parigrado, e una capoufficio della mia età che mi sembra evidente sia irritata da me e a cui non piaccio. Il problema è arrivato al capo, che nel gestire la situazione, ha dato ragione a loro e imputato a me la causa del problema (anche se non proprio apertamente). Mi ha richiamato dispoticamente per qualche errore (in realtà inesistente, o dettato da info scorrette). E ha trasferito ad altri qualche incarico che avrei dovuto svolgere, criticando miei lavori, ma accogliendo bene alcuni dei lavori delle colleghe. Sto malissimo. Cosa consiglia?

terapeuta Laura Viceconte
risponde
Dott. Laura Viceconte
Psicologia dell’adulto. Psicotraumatologia e valutazioni peritali

CAPRO ESPIATORIO SUL LAVORO: COME CAPIRE SE SEI IN QUESTA TRAPPOLA

Buongiorno L.,
posso immaginare il tuo disagio nel confrontarti quotidianamente con vissuti come quelli che descrivi, quindi di ostruzionismo, maldicenza o isolamento. Immagino tu ti possa sentire piuttosto svalutata.
Deve essere inoltre molto frustrante per te, confrontarti con una situazione nella quale sembreresti desiderare collaborazione e complicità da parte del contesto lavorativo in cui ti trovi.
Dagli elementi che metti in evidenza, sembrerebbe che nel tuo gruppo di lavoro si possa essere innescato il “meccanismo del capro espiatorio”. Ne hai mai sentito parlare? Si tratta di un meccanismo purtroppo anche frequente all’interno dei gruppi di lavoro, che si trovano ad attraversare un momento di difficoltà. Così, in modo talvolta anche poco consapevole, la maggioranza si allea contro una minoranza (anche composta da una singola persona), dirigendo su di essa attacchi, critiche, svalutazioni. In sostanza, il meccanismo ha la funzione di spostare (proiettare) sulla minoranza gli aspetti fragili e non-funzionanti del gruppo. Sbarazzandosi  così di parti difficili da gestire ed integrare nel contesto gruppale. Gli atteggiamenti di aggressività, attacco o negazione, vengono direzionati ad un individuo o ad un sottogruppo minoritario, che appunto assume la funzione di capro espiatorio, di parte “non-funzionate”, responsabile in senso negativo di imprevisti, anomalie, problemi. Pensi possa essere il tuo caso?
Qui di seguito provo a descrivere meglio di cosa si tratta.

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CAPRO ESPIATORIO: COME FUNZIONA

  • Come e perché nasce il capro espiatorio? Situazioni problematiche all’interno di in un gruppo di lavoro possono dare origine a conflitti ed alleanze che possono dar vita a dinamiche relazionali e psicologiche anche molto forti. Una di queste è proprio quella del capro espiatorio. Può accadere che ciò che non funziona nel gruppo (stress e ansie) venga direzionato su una sola persona (che ha la funzione di capro espiatorio appunto). Il capro espiatorio si trova quindi a svolgere un ruolo determinante, in quanto contenitore di tensioni del team di lavoro, diventando funzionale all’esistenza del gruppo stesso.
  • Che funzione ha? Il capro espiatorio rappresenta un elemento centrale per il mantenimento del gruppo. Diventa il collega/ il gruppo a cui attribuire ogni responsabilità di mancanza, errore o mal-funzionamento. Ciò consente, quindi, di preservare il gruppo in sé e la sua stabilità. Il gruppo di maggioranza di solito fa di tutto per confermare questo ruolo negativo, attraverso comportamenti di isolamento, ostruzionismo, attacco verbalesvalutazione. Probabilmente, senza un capro espiatorio, i i gruppi di lavoro in questo assetto tenderebbero a disgregarsi, a non essere coesi, ad entrare in crisi, ad esempio manifestando litigi e conflitti di difficile gestione.
  • Chi scegliere per questo ruolo? Di solito, il capro espiatorio è il soggetto (o il gruppo di minoranza) che viene percepito come “diverso”, anche per motivi molto disparati. Ad esempio, un soggetto/gruppo percepito come fragile ed indifeso, quindi un facile bersaglio. Oppure un soggetto/gruppo percepito come resistente, che si espone, magari oggetto di invidie, o al centro di dinamiche competitive. In tutti i casi, vive in una condizione di solitudine e minoranza.

 

QUANDO IL CAPRO ESPIATORIO SONO IO: CHE FARE?

Chi ricopre il ruolo di capro espiatorio incontra una certa difficoltà a sottrarsi alle dinamiche di conferma di tale carica, proprio per la sua centralità nel tenere unito il gruppo, in modo che non venga sopraffatto da conflitti e tensioni. I componenti di maggioranza fanno di tutto, quindi, per confermarlo e mantenerlo nel ruolo.
Per questo è difficile pensare a delle azioni che si possano mettere in atto, per sottrarsi a questo ruolo senza ritorsioni esterne. Spesso in questi casi, una strategia utile può essere quella di prendere le distanze, sottraendosi il più possibile dalle dinamiche in corso, ad esempio con modalità non oppositive o non aggressive, ma neutre il più possibile rispetto alle situazioni. Ad esempio, cercando di non schierarsi in modo palese con nessuno, assumendo posizioni non troppo esplicite al riguardo delle problematicità del lavoro. Questo potrebbe essere un modo per non rinforzare negli altri atteggiamenti-posizioni reattive, ed allontanarsi dallo schema di uno contro l’altro. Talvolta, la scomparsa del capro espiatorio designato consente di mettere in luce effettivamente ciò che nel gruppo non sta funzionando e ridistribuire le responsabilità.
Sicuramente avere maggiori dettagli sulla tua situazione potrebbe essere utile ad inquadrare meglio il contesto in cui ti trovi. Talvolta, provare anche a ritrovare e a focalizzare gli aspetti che magari ti appassionavano o che ancora ti appassionano del tuo lavoro, può aiutare a ritrovare elementi motivanti in quello che fai. Ritrovare il focus su di sè, e il senso del proprio lavoro, potrebbe essere di aiuto nell’attenuare un po’ il disagio che verosimilmente provi costantemente e nell’osservare le dinamiche che si sono instaurate con le tue colleghe.

Cara L., spero di averti dato qualche elemento utile per comprendere meglio la situazione che stai vivendo.
Un caro saluto.

 

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