Ansia e quotidiano: come fare? | Risolvere

Domande e risposte

CRISI DI ANSIA E QUOTIDIANO: QUALI STRADE PER TROVARE UNA VIA DI USCITA?

Ansia, stress e paure
09/06/2020

Salve, da mesi prendo Alprazolam per possibili attacchi d'ansia (dolori toracici, tachicardia, debolezza e alle volte braccio sinistro addormentato). Ho fatto test a cuore, ma a parte bradicardia tutto è ok. Non so più come agire, ma ho bisogno di risolvere perché mi è impossibile lavorare in questo modo.

Salve,

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Puoi fissare un appuntamento di persona con uno dei nostri terapeuti. Ti aiuterà a dare forma al tuo problema ed individuare le giuste vie di uscita.
Incontra un terapeuta

mi dispiace per quanto stai vivendo. Da quanto scrivi sembra che la tua sofferenza ti stia mettendo a dura prova, creando molti problemi anche al tuo vivere quotidiano-lavorativo.
Credo sia stato anche molto importante accertarsi che non ci sono difficoltà organiche che in qualche modo acuiscono o possono giustificare il tuo malessere.
Hai, inoltre, segnalato che fai uso di farmaci da mesi, non specificando da quando. Mi sono chiesta se quanto stai vivendo non possa essere connesso, o forse in qualche modo amplificato, con la situazione di emergenza sanitaria e di isolamento che abbiamo vissuto e di cui ancora viviamo le conseguenze.
Proviamo a pensare come sia possibile procedere e quale può essere la via migliore per aiutarti.

 

I FARMACI DA SOLI BASTANO?

Vorrei provare a condividere con te una riflessione che metta in connessione tutti gli elementi che mi sembra di aver colto dalla tua richiesta.

  • Mi preme segnalarti che è fondamentale che l'uso di farmaci avvenga a seguito di prescrizione medica, effettuata da un medico esperto nella prescrizione di farmaci (lo psichiatra) e che abbia avuto modo di valutare la terapia farmacologia più adatta a te ed efficace alla tua attuale situazione. Magari ti sei già mosso in tal senso?
  • Spesso, però, la sola terapia farmacologica non basta per risolvere in via definitiva le problematiche legate all’ansia. Infatti, il farmaco ha una funzione di possibile attenuazione dei sintomi ansiosi. La strada che sento di segnalarti è l'importanza di affiancarvi uno spazio di ascolto psicologico che ti aiuti, con la presenza di una persona competente (psicologo-psicoterapeuta), a dare un senso a quanto stai vivendo.
  • Potrebbe essere utile non trovarti solo nell’affrontare la situazione, perché spesso la condizione di solitudine, aumenta la paura, e di conseguenza l’ansia. Nel corso di una consultazione psicologica potresti, insieme allo psicologo, provare a comprendere come mai ti trovi a vivere questa situazione e come affrontarla, mettendo a fuoco quale potrebbe essere la causa scatenante i tuoi attacchi d’ansi.
  • Credo varrebbe anche la pena approfondire quanto ci accenni rispetto alla situazione lavorativa in cui ti trovi. Forse ci sono degli aspetti che potrebbero influenzare (direttamente o indirettamente) la tua ansia?

 

L’ANSIA E LE SUE FORME

L’ansia è una condizione che si presenta quando sentiamo di essere in pericolo, quando sembra ci sia qualcosa che ci spaventa, il corpo prova a rispondere mettendo in allarme, lanciando una sorta di grido di aiuto. A volte però, come mi sembra di capire anche dalle tue parole, da risposta che tutela, che mette al riparo, sembra trasformarsi in qualcosa che danneggia, fa soffrire, blocca nel proprio quotidiano, avendo una ricaduta di difficile gestione sulla vita personale e lavorativa.
In particolar modo i picchi di ansia destabilizzano completamente, se vissuti come dei veri e propri attacchi a cui dover far fronte. In termini tecnici sono definiti attacchi di panico. Scatenano all'improvviso una forte emozione di paura e di angoscia esprimendosi, però, attraverso una sintomatologia soprattutto somatica, come ad esempio i sintomi che descrivi. Questo ci induce a controllare se nel nostro corpo c'è qualcosa che non va, perché i malesseri somatici ci portano ad allontanarci dalle cause che sottendono il picco di ansia, che spesso attinge alla sfera emotiva (come ad esempio paure, preoccupazioni).
Spero che questi spunti ti abbiano permesso di intravedere una via rispetto al “come agire” di cui ti chiedevi nello scriverci.

Colgo l’occasione per dirti che se tu desiderassi qualche approfondimento ulteriore, siamo ovviamente disponibili con uno (o più se necessario) colloqui anche in videochiamata.

Un caro saluto. 

 

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Qui di seguito ti indico un paio di link a risposte pubblicate sulla nostra piattaforma e correlate alla tua situazione. Nel caso volessi di approfondire ulteriormente.

 

 

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