Coronavirus e ansia da fase 2 | Risolvere

Domande e risposte

RI-SOFFRIRE DI ANSIA DURANTE IL CORONAVIRUS

Ansia, stress e paure
19/05/2020

Salve, sono una ragazza di …. anni, da più piccola ho sofferto di attacchi di panico e ansia persistente che è andata a scemare un po' con il tempo e con la mia forza di non essere succube di tutto ciò. L'ansia non è svanita del tutto in questi anni, ma sono riuscita a gestirla bene. Ora da quando siamo in quarantena sono tornata a soffrire d'ansia e di attacchi di panico. Ho l'ansia per tutto, in questo periodo specifico è un’ansia da malattie. Ho paura di prendere il Coronavirus, e qualsiasi cosa succeda anche un semplice mal di testa per me diventa una tragedia. Ho paura, paura di tornare a essere succube di questo mostro ed io non voglio! Da domani riprenderò a lavorare, e ho già l'ansia di prendere la metro … ho paura magari di sentirmi male lì e che la gente mi veda .. avete qualche consiglio su come provare a sconfiggere tutto ciò? So che dovrei parlarne con qualcuno, e vorrei davvero tanto avere qualcuno che mi ascolti e che mi aiuti. Ma purtroppo non posso permetterme…

terapeuta Nisia Cosenza
risponde
Dott. Nisia Cosenza
Psicologia del bambino, dell’adolescente, dell’adulto e consulenza genitoriale

Buongiorno,

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mi sembra che tu abbia imparato con la tua esperienza una cosa molto importante. Il problema non è tanto eliminare l’ansia, quanto piuttosto trovare dei modi efficaci per gestirla. Ma anche, adattarli alle diverse fasi di vita o alle situazioni che si presentano. Nella tua richiesta racconti che per molti anni hai trovato tu stessa delle strategie per non esserne sovrastata. Forse hai imparato a conviverci come con una compagnia un po’ noiosa. Faceva capolino ogni tanto, ma eri in grado di limitarne l’ingerenza nella tua vita quotidiana.

La situazione di emergenza COVID-19 che stiamo vivendo, mi sembra abbia bruscamente rotto questo equilibrio che avevi costruito. Mi sembra che l’ansia sia tornata come una compagnia costante nelle tue giornate. Con sé ha portato vecchie conoscenze e nuovi ospiti: vari tipi di paure. La paura dell’ansia stessa, del contagio, di un corpo che in preda all’ansia non si sente più padrone di sé. Mi sembra che questi timori che si riattivano improvvisamente possano essere il segnale di un’attivazione generale, di uno stato di allarme in corso.

 

COME AFFRONTARE L’ANSIA NELLA RIAPERTURA DELLA FASE 2

Proprio perché hai sofferto anche in passato di ansia ed attacchi di panico, ci può essere uno componente di autosuggestione, determinata proprio dalla paura di stare male di nuovo. Tenendo conto di questo fatto, credo potrebbero aiutarti alcuni accorgimenti strategici che puoi adottare nel riorganizzare le tue giornate in questa transizione verso la normalità:

  1. abituati gradualmente ai cambiamenti. C’è un grosso scarto tra la situazione di lockdown di poco tempo fa e l’attuale ripresa delle attività. Pensare di dover fare le cose esattamente come prima può far sentire un grosso peso. Ma non deve essere per forza così! Questo passaggio può includere un tempo per assimilare nuove routine, simili ma non identiche a quelle di prima. Implica di riabituarsi ad uscire di casa ogni giorno, prendere i mezzi pubblici, entrare in un ambiente che deve essere igienizzato… prenditi i tuoi tempi (dove possibile) per effettuare ciascuno di questi passaggi il più tranquillamente possibile. Almeno inizialmente, potrebbe aiutarti a fronteggiare il senso di allarme;
  2. i mezzi pubblici per chi soffre di ansia, possono essere un bel problema. C’è chi è costretto a prenderli, per coprire distanza troppo lunghe da fare a piedi o in bicicletta. Forse questo è il tuo caso? Se non hai alternative, per molte persone è di aiuto trovare qualcuno con cui stare al telefono nel tempo del trasporto sul mezzo pubblico. Come se fosse una compagnia a distanza sulla quale poter contare. Credo sia utile in questa circostanza tenersi il più impegnati/distratti L’efficacia del metodo scelto rimane però una cosa molto soggettiva;
  3. prova a tenere un atteggiamento attivo rispetto alle richieste che vengono dagli altri. Le persone hanno subito in modi diversi questo lockdown. Ciascuno sta trovando il suo modo di adattarsi alla fase 2 ed ai suoi progressivi cambiamenti. Potresti avere amici impazienti di uscire, andare al ristorante o organizzare cene e ritrovi. Piuttosto che adeguarti o chiuderti, cerca di far tesoro del tuo bisogno di rientrare nella socialità a piccoli passi. Cerca di non forzarti e contemporaneamente non isolarti.
  4. Un poco di razionalizzazione può aiutare. Potresti provare ad adottare, ad esempio, precauzioni igieniche rassicuranti e usare il distanziamento come un rifugio, quando ne hai bisogno. Esistono diversi video che mostrano quanto esse siano in grado di ridurre drasticamente la percentuale di rischio. È importante abituarsi a metterle in atto: lavarsi le mani, l’uso della mascherina, come procedure che possano rientrare con naturalezza nella quotidianità e darti in qualche modo un senso di sicurezza. È decisivo attuare queste precauzioni non sulla scorta dell’ansia, ma di informazioni attendibili.

 

ANSIA E SUPPORTO PSICOLOGICO

Imparare a gestire l’ansia, come anche tu ci racconti, non è semplice, tuttavia è possibile farlo. Effettivamente l’aiuto psicologico può essere decisivo in questo senso, come supporto nella gestione delle situazioni di difficoltà nuove ed impreviste, che spesso possono comportare il riaffiorare dell’ansia in modo rilevante. Può essere normale avere delle ricadute (magari momentanee), soprattutto in un periodo di stress e preoccupazione. L’importante è impegnarsi nel tenere la speranza di uscirne, mettersi nell’ottica di una situazione che può avere tutte le caratteristiche della transitorietà.
Devo dire che può essere difficile fare i conti da soli con questa situazione. Perché è nuova, ha colto tutti impreparati. L’incertezza di questo periodo può attivare sentimenti quali: paura, agitazione, ansia, senso di impotenza, che hanno colpito tutti con intensità diversa. Ad essi si aggiungono forse frustrazione e rabbia. Sentimenti legati a quella che potresti aver sentito come un’imposizione e non una scelta: il rientro al lavoro.

Il tuo messaggio si interrompe ad un certo punto. Ma credo di intuire che hai delle difficoltà economiche che non ti permettono di avere accesso ad un supporto psicologico. In questo momento si sono attivati molti servizi gratuiti che offrono pacchetti di colloqui. Non è un supporto continuativo nel tempo, ma magari qualche colloquio potrebbe aiutarti a focalizzare l’attenzione su ciò che stai vivendo, e comunque trovare un po’ di sollievo. Isolarsi nell’ansia non è per nulla indicato, anzi è molto importante recuperare presenze supportive. Potrebbe essere un punto di partenza per riattivare la tua resilienza, cioè la capacità di adattarti alla nuova situazione.

Qui ti indico qualche altra risposta già pubblicata sulla piattaforma Risolvere, nel caso volessi approfondire alcuni argomenti correlati alla situazione che ti affligge.

Un saluto.

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