Autolesionismo: farsi male. Come affrontarlo | Risolvere

Domande e risposte

AUTOLESIONISMO: FARSI MALE PER STARE MEGLIO. PERCHE’ E CHE COSA FARE.

Disturbi di Personalità
02/10/2019

Salve,
da diversi anni mi taglio sulle braccia…è l’unico modo che conosco per sentirmi meglio quando tutto va male… Non ce la faccio più a mantenere questo segreto. E temo che le persone mi possano scoprire. Non so come affrontare la cosa. 
Mi sento in un vicolo ciecoche cosa faccio? 
Grazie, L.

terapeuta Marta Grossi
risponde
Dott. Marta Grossi
Psicologia dell’adolescente, giovane adulto, adulto, consulenza genitoriale

AUTOLESIONISMO - IL PARERE DEL NOSTRO PSICOTERAPEUTA 

Cara L., 
Ciò di cui tu mi parli rientra nella sfera dei disturbi di autolesionismo (attacco al sé). 
L’autolesionismo è un modo per esprimere il proprio disagio psichico, e sfogare la sofferenza mentale sul corpo; ‘tutto va male, (dici tu), non sai cosa fare e l’unico modo per calmarti è tagliarti. Il “tagliarsi” ha un effetto calmante. Come se la tensione uscisse dai tagli che ti procuri. 
Con autolesionismo si intende la messa in atto volontaria e intenzionale di un comportamento il cui fine è il danneggiamento ripetuto e sistematico del proprio corpo. 
Ci si procura dolore e lesioni senza che vi sia un’intenzione suicidaria. 
Sono comunque atti distruttivi rivolti contro se stessi. E forse vale la pena capire se sia possibile un’altra strada per alleviare le tue tensioni. Vediamo se ti posso aiutare. 

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Puoi fissare un appuntamento di persona con uno dei nostri terapeuti. Ti aiuterà a dare forma al tuo problema ed individuare le giuste vie di uscita.
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STO MALE…COSA FACCIO 

Cara L. “farsi del male” può essere un segreto molto impegnativo da tenere.  
Se non ti sei confidata con nessuno, Forse è perché non ti fidi di nessuno, 

  • hai paura di non essere capita. O peggio giudicata, aggredita.  
  • Hai paura che ti obblighino a smettere con i tagli, ma tu senti di averne bisogno.
  • Temi la reazione delle persone che hai attorno. Non ne parli con nessuno. 

Le emozioni che accompagnano situazioni simili possono essere: confusione, rabbia, solitudine, sfiducia, vergogna, senso di colpa 
E’ necessario però uscire dal silenzio, perché altrimenti sarà difficile che la situazione regredisca da sola. Se non te la senti proprio di parlarne con le persone a te care, cerca qualcuno di esterno. Magari un professionista capace di ascoltare la tua storia: 

  • un servizio di ascolto nel posto dove lavori 
  • Rivolgiti ad un consultorio pubblico 
  • Ad un servizio privato 

 

QUANDO ANDARE DALLO PSICOLOGO? 

Se ti accorgi che i tuoi comportamenti autolesivi compromettono troppo la tua vita. 
Se senti il bisogno di essere visto e non giudicato. 
Se ancora senti di aver bisogno di farti male, ma vorresti un’alternativa. 
Potrebbe essere il momento di chiedere aiuto a uno psicologo – psicoterapeuta che: 

  • Senza spaventarsi e senza arrabbiarsi, è disponibile ad ascoltare ciò che tu vuoi dire; 
  • Ti sosterrà nell’individuare ed esprimere i pensieri sottostanti i tuoi tagli; 
  • Ti aiuterà a gestire le tue emozioni, accoglierle e comunicarle in modo più efficace; 
  • Lavorerà con te perché tu possa osservare i tuoi stati d’animo senza giudicarli o pretendere di modificarli; 
  • Ti aiuterà nel comprendere e se possibile cambiare i modi in cui entri in relazione con l’altro; 
  • Potrà accompagnarti nella ricerca del significato dei comportamenti autolesivi che metti in atto. 
  • Ti aiuterà a trovare delle alternative, senza obbligarti ad abbandonare le tue abitudini. 

L’autolesionismo è una manifestazione di sofferenza psicologica che mette a rischio il tuo benessere fisico e mentale.  
È una manifestazione di sofferenza che non va sottovalutata, che può portare a serie conseguenze fisiche ed affettive. Richiede un adeguato intervento specialistico. 

 

PERCHE’ FARTI MALE TI DA SOLLIEVO? 

Hai qualcosa dentro che non riesci ad esprimere con le parole.  
La tua mente quasi scoppia…e quindi: 

  • Farti male dà sollievo, ti aiuta a gestire il dolore: la sofferenza fisica è più sopportabile di quella mentale 
  • Riprendi il controllo su te stessa, agisci il dolore invece che subirlo passivamente. 
  • Ti senti viva. Torni a sentire qualcosa di forte, e non più solo confusione e paralisi. 
  • Farti male rende visibile il tuo dolore, gli dà una forma 
  • Anche gli altri potrebbero vedere, e forse capire 

Un caro saluto. 

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