Uso e abuso di farmaci e sostanze | Risolvere

Domande e risposte

USO E ABUSO DI FARMACI E SOSTANZE: COME INTERVENIRE

Disturbi di Personalità
14/02/2020

Buongiorno, 
sono un uomo di 39 anni, sono sposato, ho un buon lavoro, ma ultimamente ho dei problemi che non so come gestire. Prendo sonniferi per dormire da parecchi anni. Se li interrompo sto male. Altre volte mi sento così senza forze che assumo altri farmaci stimolanti. Mi è capitato anche di usare sostanze, la cocaina, quando proprio sono giù di corda. Forse mi stanno sfuggendo di mano le cose. Cosa posso fare? 
M. 

terapeuta Chiara Navarra
risponde
Dott. Chiara Navarra
Psicologia dell’adolescente, giovane adulto, adulto e coppie

UTILIZZO SREGOLATO DI FARMACI E SOSTANZE: IL PARERE DEL NOSTRO PSICOTERAPEUTA 

Caro M., è difficile comprendere dalla tua breve richiesta, in che fase sei rispetto alla possibilità di sviluppare una dipendenza da farmaci o sostanze stupefacenti. La tua situazione non mi sembra da sottovalutare, dato che descrivi una notevole disregolazione nell’uso di farmaci e sostanze. Mi sembra che ora tu ti possa trovare in un circolo vizioso, di uso e abuso, che insegue il desiderio di stare meglio e toglierti di dosso la stanchezza, senza riuscirci. 
Considera che spesso nelle dipendenze ci si può scivolare dentro senza rendersene tanto conto. All’inizio pare di poter controllare la situazione (“prendo una pastiglia ogni tanto, quando ne ho bisogno”), salvo poi rendersi conto che non si può più fare a meno di quella pastiglia.  
L'altalena che descrivi tra farmaci-sostanze inibenti ed attivanti è segnale che né l’uno, né l’altro sta facendo il “suo dovere”. Quindi sarebbe necessario chiedere un consulto medico specialistico, meglio se ad uno psichiatra (specializzato nella prescrizione di farmaci), che individui quale potrebbe essere l’intervento e l’eventuale supporto farmacologico più adatto nella tua situazione. È un passaggio molto importante, dato che il farmaco sbagliato, o l’assunzione nelle dosi sbagliate o nella modalità scorretta, possono essere più dannosi di quanto si creda. Ti suggerirei, quindi, di mettere un po’ di ordine in tal senso, in modo da regolarizzare il tuo equilibrio bio-chimico interno, che probabilmente al momento sarà sottosopra. 

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ABUSO DI SOSTANZE E FARMACI. COME AFFRONTARE LE CONSEGUENZE 

  • Intervento precoce: è fondamentale intervenire il prima possibile. Più l'abuso si struttura come tale, più sarà complesso e lungo uscirne e mettere in moto un cambiamento. Infatti, l'abuso di sostanze si ramifica nella vita a vari livelli: sociale, lavorativo e familiare. Certe volte ad un punto che gli equilibri personali e relazionali all’interno dei propri contesti di vita possono anche reggersi parzialmente o totalmente sull’assunzione delle sostanze, e su ciò che comporta. Ad esempio, l’assunzione e l’astinenza da sostanze possono influenzare il senso di serenità, fiducia, appagamento, tranquillità apparente, e viceversa attivare condizioni di agitazione, allarme, nervosismo o persino ossessione. 
  • Grado di compromissione della vita. Questo è un elemento da tenere in considerazione rispetto all’intervento da progettare e mettere in atto. Spesso questa condizione può avere gravi conseguenze sulla vita. Ad esempio il pericolo di perdere il lavoro, rovinare gli equilibri familiare, acuire una condizione progressiva di isolamento, vergogna, segreto. Infatti, non è sempre facile aprirsi con le persone più vicine. Invece, può essere più facile condividere la situazione con professionisti esterni alla situazione, che possano, senza giudicare, aiutare a capire come poter affrontare le circostanze di difficoltà. 
  • Compromissione delle capacità cognitive. È possibile infatti che gradualmente le sostanze possano provocare effetti anche molto negativi sulle abilità di pensiero, di problem solving, di concentrazione, e di decodifica della realtà. Ad esempio si possono verificare stati di sonnolenza, di confusione, sensazioni di essere assenti e non riuscire a mantenere la concentrazione. Ciò abbassa certo l’autostima e la motivazione nel fare le attività quotidiane. Spesso può compromettere anche le relazioni con gli altri sul lavoro o in famiglia. 
  • Individuazione delle proprie risorse. In questa situazione è possibile perdere la fiducia in se stessi, perdendo di vista che molti dei problemi che affliggono la persona in questo momento non sono costitutivi del proprio modo di essere, ma più probabilmente una conseguenza dell’assunzione di sostanze. È quindi necessario rifocalizzare l’attenzione sul riattivare le capacità in scacco, o compromesse dall’abuso di sostanze in corso. 
  • Individuazione degli effetti psicologici della sostanza. Si possono individuare ricorrenti conseguenze psicologiche nelle persone che si trovano in questa situazione di difficoltà: abbassamento dell’autostima, sensazione di non poter essere sereni senza la sostanza, difficoltà ad intrattenere relazioni con gli altri, vergogna per la propria situazione e tendenza all’isolamento. 

 

COME SI MANIFESTA LA DIPENDENZA DA FARMACI E SOSTANZE. COME AFFRONTARLA

Qui di seguito ti fornisco qualche informazione per mettere a fuoco cosa si intende per dipendenza. La dipendenza da farmaci e sostanze è una forma di dipendenza psicologica e fisica caratterizzata dal pensiero e dal bisogno compulsivo e pervasivo di assumere la sostanza in modo continuativo e ripetuto nel tempo, con l’aggravante dell’aumento progressivo della quantità assunta. Quindi, determinano una condizione di dipendenza gli eccessi in termini di lunghezza del periodo di assunzione della sostanza, frequenza (ad esempio quante volte nella giornata, nella settimana) e quantità assunta. Inoltre l’assunzione di più sostanze contemporaneamente o alternativamente le une alle altre, solitamente complica il quadro clinico. Gli stimolanti, i sonniferi e la cocaina sono sostanze che possono creare dipendenza patologica. Solitamente si attivano schemi di pensiero e comportamento dannosi, come ad esempio la certezza di “dover” assumere obbligatoriamente il sonnifero per dormire o lo stimolante per riattivarsi.  
Se ti riconosci in uno o più di questi meccanismi, ti suggerisco di chiedere aiuto, possibilmente in un centro specializzato. 

 

DIPENDENZA E ABUSO DI SOSTANZE E FARMACI: QUALE CURA 

Il trattamento della dipendenza patologica da farmaci e sostanze è una condizione che ha ripercussioni sulla sfera sia fisica che psicologica. A seconda della gravità e della strutturazione della dipendenza, può essere difficile e addirittura impossibile uscirne da soli. Per questo è importante chiedere aiuto, possibilmente a specialisti delle dipendenze, che di solito strutturano interventi multidisciplinari, dove sono coinvolte differenti professionalità per intervenire efficacemente sullo stato di dipendenza a differenti livelli.  

  • Lo psicologo si occupa dei meccanismi mentali che tengono imprigionati nella morsa della dipendenza, aiutando ad affrontare l’impossibilità di uscirne. Il percorso psicologico può svolgersi sia individualmente che in gruppo, in alcuni casi può venire coinvolta anche la famiglia del paziente. 
  • Lo psichiatra, si occupa di aiutare a ritrovare un giusto rapporto tra sostanza, bisogno e benessere della persona, riequilibrando gradualmente l’equilibrio bio-chimico interno. Lo scopo è anche quello di contenere la sensazione di assoluta necessità rispetto all’assunzione della sostanza. 
  • Altre figure di supporto, come ad esempio educatori professionali o psicopedagogisti, che si occupano di supportare la persona nello sviluppare buone strategie comportamentali ed organizzative, aiutando a trovare nuove routine quotidiane, e abitudini che allontanino il più possibile dal pericolo di ricadere nell’abuso di sostanze. 

Nell’ambito del Servizio Pubblico Nazionale ci sono servizi come i SERT, che si occupano in particolare di problemi di dipendenza. 

 

ABUSO DI SOSTANZE E FATTORI DI RISCHIO 

Non esistono delle cause chiaramente riconducibili univocamente al rischio di cadere nella dipendenza da farmaci o sostanze. Ci sono però dei fattori che sono spesso associati al consumo di sostanze. Che sono: 

  • utilizzo di sostanze in giovane età. Più precoce è l’età del primo utilizzo, maggiore è la possibilità che ci siano recidive o conseguenze sull’integrità psicofisica del soggetto; 
  • abuso di sostanze nel contesto familiare; 
  • stati di fragilità psicologica, come: stati depressivi, bassa autostima, o reazioni di stress post traumatico; 
  • tipo di sostanza di cui si abusa: alcune sostanze creano più dipendenza di altre.  

 

SINTOMI DELLA DIPENDENZA 

Per formulare una diagnosi di dipendenza patologica da farmaci o sostanze devono essere presenti almeno 2 dei sintomi sotto indicati e tali sintomi si devono manifestare per almeno 1 anno. 

  • consumo massiccio della sostanza; 
  • tentativi di interrompere o di limitare l’assunzione: ripetuti, ma non riusciti;  
  • compromissione pervasiva delle attività quotidiane (famigliari, lavorative, relazionali e personali); 
  • grado di tolleranza sviluppato per la sostanza: con il passare del tempo è necessario aumentare la quantità di sostanza che si assume per avere lo stesso effetto;  
  • craving: presenza di pensieri fissi e ripetuti legati al farmaco o alla sostanza da assumere, ai tempi e alla modalità in cui lo si farà; 
  • astinenza: comparsa di sintomi di natura sia fisica sia psicologica quando si interrompe l’assunzione delle sostanze. Ad esempio: squilibri del sonno, umore depresso, tensione e nervosismo, irritabilità, difficoltà di concentrazione, umore depresso, apatia, confusione. 

Le conseguenze fisiologiche della dipendenza sono tachicardia, tremori, carenze alimentari, secchezza delle fauci, disfunzioni sessuali, problemi respiratori, problemi motori, difficoltà di equilibrio, problemi a livello gastrointestinale 

Caro M., spero di esserti stata di aiuto e se hai ulteriori dubbi, non temporeggiare, ma chiedi subito il consulto di un esperto. 
Un saluto. 

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