Il timore di rimanere single | Risolvere

Domande e risposte

IL TIMORE DI RIMANERE SINGLE

Ansia, stress e paure
01/10/2021

“Salve! Sono un ragazzo di 26 anni, ho un lavoro stabile e studio all’Università (anche se fuori corso ormai da anni). Sono single già da tempo e vivo questa situazione tremendamente, ho una costante ansia di rimanere solo e non trovare mai la ragazza giusta, (naturalmente questo si ripercuote nel lavoro e studio) non trovo via di uscita… faccio fatica a liberare la mente e a cambiare i miei pensieri negativi”.

terapeuta Marta Crespi
risponde
Dott. Marta Crespi
Psicologia dell’adulto, valutazioni neuropsicologiche e valutazioni peritali

Buongiorno,
nonostante la giovane età, hai dei buoni punti fermi nella tua vita: un lavoro stabile e un percorso universitario che, nonostante vada un po’ più a rilento, stai continuando a portare avanti. Mi sembra di capire, però, che queste sicurezze vengano minate da una tremenda preoccupazione per la tua vita sentimentale: sei single da tempo, non sai come uscire da questa situazione e ci pensi costantemente. Magari potrebbe essere utile capire quali sono questi pensieri negativi: sono rivolti al futuro che ti eri immaginato e che temi di non avere? Riguardano l’idea di solitudine? Oppure viene messa in discussione la tua “abilità” a trovare la ragazza giusta? Sicuramente non è semplice incontrare una persona adatta a noi e l’idea di rimanere da soli può spaventare, e non poco.

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QUANDO L’ANSIA DIVENTA ECCESSIVA: PERCHE’ ACCADE?

Mi sembra di capire che l’ansia sia l’emozione principale che purtroppo ti accompagna nel corso delle tue giornate. Può essere una compagna di viaggio parecchio fastidiosa, quando è costante, invadente (si fa sentire anche quando non dovrebbe, sul lavoro, nello studio) e invalidante.
Proviamo a vedere perché questo accade. L’ansia è un’emozione che si manifesta nel momento in cui la nostra mente percepisce la presenza di un pericolo, ovvero di qualcosa che vogliamo assolutamente evitare (un giudizio da parte degli altri, un senso di fallimento, l’idea di non essere all’altezza delle proprie o altrui aspettative o della situazione…). Quando questo pensiero si presenta nella nostra mente, ci rendiamo conto della sua esistenza, modificando ciò che sentiamo: non solo possiamo diventare più agitati, più tristi, più preoccupati, ma lo siamo in modo eccessivo.
Sono certa che quasi a nessuno piaccia rimanere soli, ma forse per te questo ha un significato particolare. Ci hai mai pensato? Racconti che da tempo non hai una ragazza; magari sarebbe utile capirne il motivo: non hai incontrato una persona che ti interessasse. Ti ha frenato, per esempio, il timore che non fosse quella giusta? Magari la fase iniziale di conoscenza ti potrebbe mettere particolarmente in ansia? Provare a fermarsi un attimo a capire cosa accade alla nostra emotività, può essere un buon punto di partenza per poter provare a stare meglio.

 

COSA FARE?

I disturbi d’ansia sono stati di malessere frequenti. Sono una condizione molto fastidiosa, in quanto condizionano la nostra quotidianità e il nostro benessere, ma è possibile affrontarla e imparare a gestirla. Rivolgersi a uno psicologo-psicoterapeuta potrebbe aiutarti a comprendere la reale natura dell’ansia, quali sono i meccanismi e i pensieri che la innescano e come interrompere i circoli viziosi che si sono instaurati.

Spero che la mia risposta ti possa essere stata utile.
Un caro saluto.

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