Domande e risposte
BLOCCO CON GLI ESAMI UNIVERSITARI
Buongiorno,
sto attraversando un brutto momento della mia vita. Mi sono iscritta alla facoltà di Medicina perché ho sempre pensato di voler fare il medico, come mio padre e mio fratello. Ho dato i primi esami nei tempi con buoni risultati. Poi sono stata bocciata per due volte di seguito ad un esame grosso del primo anno. Ora mi sento bloccata. Studio giorno e notte. Mi preparo, ma poi quando arriva l’esame sono in preda all’ansia. La mia famiglia dice che forse questa non è la mia strada, che dovrei cambiare facoltà. Io sono confusa. Mi pesa che mi mantengano qui a …. senza dare esami, dato che vengo dal Sud Italia. Qualche mese fa il mio ragazzo mi ha lasciato, lui studia a …. e la storia a distanza era diventata complicata.
Non so come uscire da questo momento di crisi. A volte penso che parlarne con uno psicologo potrebbe aiutarmi. Cosa dite?
MOMENTO DI CRISI UNIVERSITARIA: COSA SUCCEDE?
Buongiorno M.,
sembra proprio che tu stia affrontando un momento un po’ faticoso in generale. Una serie di cose si sono sommate, contribuendo a metterti in difficoltà.
La fatica a dare gli esami sembra uno degli aspetti di difficoltà che stia incontrando. La fine della storia col tuo ragazzo ed il rapporto con la tua famiglia in relazione a questa scelta universitaria possono aver contribuito a questa condizione di impasse o averla aggravata. Non fai riferimento alla situazione di crisi sanitaria in cui ci troviamo, ma mi chiedo se anche questo al momento non contribuisca a complicare la situazione.
Dall’altro lato, sembra che tu abbia sempre avuto le idee chiare sul tuo futuro universitario. Questo momento di crisi, a maggior ragione, potrebbe destabilizzarti. Potrebbe però essere anche un’occasione per fare il punto su una serie di aspetti della tua vita.
Provo ad aiutarti a dipanare questa matassa di molti temi, che credo ti possano creare una gran confusione.
BLOCCO CON GLI ESAMI: COME FUNZIONA E COME INTERVENIRE
Ti descrivo alcuni meccanismi che potrebbero contribuire a farti rimanere bloccata sul tuo esame:
- fatica a concentrarsi, a stare sui libri, a leggere e comprendere i testi di studio. Qui sarebbe da approfondire se ci sono pensieri ricorrenti che portano a distrarre la tua attenzione. Se possa essere la convinzione di non riuscire a capire i contenuti, senso di noia, o di sconfortto, ecc.
- difficoltà nell’ organizzazione del materiale. Programmi di studio troppo fitti, che diventano causa di fallimento e stress. Oppure programmi troppo limitati, per paura di sopravvalutare le tue capacità. Paura di dover sacrificare ogni attività piacevole per lo studio, magari anche le ore di sonno, con un effetto disincentivante.
- Senso di solitudine. Quando si studia molti studenti lamentano questo sentimento. Sei solo con il tuo libro, con i concetti che stai studiando. C’è la sensazione che nessuno ti possa aiutare, e può aumentare un senso di sconforto e paura.
- ansia paralizzante che arriva al momento di sostenere l’esame. Si crea un’ansia prestazionale per cui il timore di non riuscire o di non riuscire abbastanza bene fa desistere dal provare. L’esito negativo è temuto. Un’eventuale bocciatura o un risultato al di sotto delle aspettative costituiscono un’eventualità inaccettabile. Quindi si mettono in atto comportamenti di fuga o evitamento.
MOMENTO DI CRISI E CONSULTO PSICOLOGICO
In un momento di crisi e di dubbio, può essere molto utile sentirsi supportati. La tua famiglia che ha dei dubbi sul tuo percorso universitario, la fine della tua relazione amorosa, sono situazioni che potrebbero influenzare il tuo sentirti fragile, e forse farti sentire un po’ sola in questo momento di difficoltà. Pur ascoltando l’opinione di chi ti vuole bene e ti conosce, attenzione a non farti disorientare troppo dai dubbi e dalle scelte altrui. Credo potrebbe essere utile provare a metterti in ascolto di quello che sta succedendo a te sul fronte dell’università, cercando di non farti travolgere dallo sconforto che arriva da altro.
In una situazione come quella appena descritta potrebbe aiutarti il confronto con uno psicologo, come persona esterna alla situazione e professionalmente preparata, con la quale riflettere su quali possano essere le ragioni della tua crisi universitaria, e come poterla affrontare. Credo potrebbe essere utile:
- approfondire il tema “blocco con gli esami”, affrontato nel precedente paragrafo
- intercettare connessioni possibili tra blocco universitario e momento di vita che stai vivendo (esempio: fine della storia con il tuo ragazzo, relazione con la famiglia)
- ripensare al ruolo che hanno le varie questioni citate, in modo da comprendere meglio i propri sentimenti (nei confronti dell’università, della famiglia, del fallimento amoroso).
Riordinare i pensieri può aiutare a riordinare i sentimenti. Il fare un po’ di chiarezza su questi due aspetti può aiutare a smuovere la situazione di blocco in cui si è paralizzati.
ANSIA E CONFUSIONE: DA DOVE POSSONO VENIRE?
Per cominciare a condividere una riflessione, ecco alcuni aspetti da tenere in considerazione per comprendere da dove possano venire ansia e confusione.
- La scelta universitaria: L’università era ciò che immaginavi? Dici di non aver avuto molti dubbi nell’iscriverti a Medicina. Può essere che avendone già sentito parlare in famiglia, ti fossi immaginata qualcosa di diverso? Credo che potresti essere alle prese con la ricerca del tuo senso rispetto al percorso universitario
- Confrontarsi con l’insuccesso da esame: che idea ti sei fatta dei due appelli non superati? Dopo un inizio senza difficoltà, un esame difficile ti ha dato filo da torcere. Capita che un insuccesso se ne porti dietro degli altri, a catena. Può rendere insicuri, far dubitare delle proprie capacità, addirittura far mettere in discussione se stessi e le proprie scelte più in generale. Ciò potrebbe intaccare la propria autostima. Magari invece basterebbe cambiare qualcosa nell’approccio allo studio. Sarebbe interessante poter approfondire questo aspetto (un po’ come descritto nel precedente paragrafo).
- Le pressioni genitoriali: come vivi le aspettative dei tuoi genitori? Ti mantengono in un’altra città. Tuo padre è medico. È possibile che tu senta di dover essere brava, all’altezza? Forse fai fatica a perdonarti queste difficoltà, perché immagini di aver deluso la tua famiglia? Tutti questi aspetti creano delle pressioni, che possono essere difficile da gestire.
- La fine di una relazione sentimentale: è stata una decisione cui sei arrivata gradualmente? Che avete preso di comune accordo? O, al contrario, si è trattato di qualcosa di repentino, che senti di aver subito? Anche questo può aver contribuito a metterti in crisi.
Spero questi spunti ti possano essere stati utili. Un saluto.
Vuoi fare una domanda?
Preferisci chiedere in modo anonimo l’opinione dei nostri terapeuti?
Ti basterà indicare uno pseudonimo e selezionare l’opzione utile ad oscurare la tua email.