Il mio compagno si è svegliato una mattina dicendo che si sente vuoto, non sa a cosa sia dovuto, se al lavoro o a me come compagna, dice di non essere felice. Non so se la cosa sia dovuta alla convivenza che abbiamo appena intrapreso (pochi mesi) e quindi all’abituarsi l’uno all’altro, o al fatto che non mi vede più come prima. Dice che facciamo sempre le stesse cose, che la sera dopo cena siamo ognuno al suo cellulare e ci addormentiamo dopo poco. Io non la vivo così male, nel senso che credo un po’ tutte le coppie una volta avuta questa quotidianità vivono la stessa cosa. Credo anche che il problema non sia dovuto a me in quanto compagna, ma credo che lui abbia un problema come individuo. Come posso aiutarlo? Mi ha chiesto di riprovarci per tornare come prima, ma come prima in che senso? Grazie mille, cordiali saluti.
Buongiorno,
dagli elementi della tua domanda non so dire se il senso di vuoto del tuo compagno possa dipendere dal lavoro o meno, perché non racconti al riguardo nessuna circostanza precisa.
Mi sembra, invece, che sulla vostra relazione di coppia tu fornisca qualche dettaglio in più, sul quale è possibile condividere una riflessione.
La vostra convivenza è cominciata da appena qualche mese, ma non hai specificato da quanto tempo siete assieme. Questo potrebbe essere un elemento importante per capire in quale fase della vostra relazione di coppia vi trovate. Vi conoscete da molto tempo? Come mai siete andati a convivere? Da cosa è nata la vostra decisione? Avete delle prospettive per il futuro?
Mi sembra che il tuo compagno manifesti dei segnali di insoddisfazione, preoccupazione, che entrambi colleghate ad una routine quotidiana di coppia in cui si intravedono degli aspetti di monotonia, noia, ed una possibile distanza che si sta instaurando tra voi (la sera ognuno sta al suo cellulare e dopo poco ci addormentiamo). Io credo potrebbe essere un errore considerare queste abitudini normali e fisiologiche in una coppia. Credo invece sia importante trovare dei modi per curare la relazione e coltivare un certo grado di intimità. Non parlo solo di intimità sessuale, ma anche di intimità relazionale: il considerarsi, prendersi cura l’uno dell’atra, darsi piccole e quotidiane attenzioni, senza farsi distrarre da una routine che rischia di diventare distruttiva per la coppia.
Credo che nella situazione che descrivi sia molto importante spostare l’attenzione su voi come coppia e non solamente sul tuo compagno, che forse si sta facendo portavoce di qualcosa che riguarda entrambi e del timore di perdervi.
Mi sembra che il tuo compagno sia dispiaciuto e preoccupata e che stia tentando di fare qualcosa per recuperare la vicinanza tra voi (vuole riprovarci per tornare come prima). Nella conclusione della tua richiesta mi sembra ci siano importanti interrogativi: cosa è cambiato? Come prima in che senso? Come poterci riprovare? Avete provato a condividere queste domande e a trovare delle risposte assieme. Potrebbe essere davvero un buon punto di partenza per provare ad aiutarvi reciprocamente.
Preferisci chiedere in modo anonimo l’opinione dei nostri terapeuti?
Ti basterà indicare uno pseudonimo e selezionare l’opzione utile ad oscurare la tua email.
