Genitori: dicono sempre di no | Risolvere

Domande e risposte

GENITORI CHE DICONO SEMPRE DI NO

Difficoltà relazionali
11/02/2022

Rivolgo questa domanda poiché il "problema" deriva da uno dei miei genitori, ma intacca me stessa, e vorrei chiedere un parere professionale: io sono una ragazza di circa 20 anni e ho 4 anni di patente, abito all'estero e sono autonoma ormai da molto tempo; di automobile ne abbiamo una, e per motivi economici non posso comprarmene una personale. Il problema è che nel momento in cui chiedo al proprietario dell'auto se me la può prestare per svago o necessità, mi viene sempre detto no, mettendo in ballo una marea di scuse che con gli anni si sono sempre di più smentite da sole. Le motivazioni solite sono: il non voler avere ansia di cosa potrebbe succedere; di rimanere in casa sapendomi in giro; di non avere momentaneamente la propria auto; che è sua; che ci sono in giro persone disattente; e tante altre che variano in base alla situazione o al periodo. Io mi sento limitata e provo vergogna non avendo libertà delle mie azioni; dopo 4 anni sono stufa e non so più cosa fare.

terapeuta Marta Crespi
risponde
Dott. Marta Crespi
Psicologia dell’adulto, valutazioni neuropsicologiche e valutazioni peritali

QUANDO NON È SODDISFATTO IL BISOGNO DI AUTONOMIA

Buongiorno,
dalla tua domanda emerge un forte senso di scoraggiamento e, forse, rabbia poiché non senti che le tue necessità e competenze vengono riconosciute. Non senti di poterti muovere liberamente, in accordo con le esigenze di una ragazza della tua età, per di più da tempo autonoma, e mi sembri molto infastidita da questa situazione. Immagino non sia facile sentirsi dire sempre di no. Credo che anche a livello sociale e relazionale tu possa risentire di questa presa di posizione: doversi organizzare per raggiungere gli amici o rifiutare un invito perché non autonoma o chiedere un passaggio, immagino abbia un impatto negativo sull’idea di te come persona libera. Elenchi una serie di motivazioni che il proprietario dell’automobile adduce per giustificare il suo rifiuto a darti la macchina: molte di queste sembrano avere una connotazione ansiosa. Potrebbe essere questa una delle ragioni che spingono uno dei tuoi genitori a non prestarti l’auto? In altri esempi che fai, sembra esserci un senso di “possesso”, di non condivisione di qualcosa di proprio con altri. Capire cosa si pone alla base dei continui rifiuti potrebbe aiutare a leggere nel modo corretto la posizione adottata da uno dei tuoi genitori. Mi domando anche se questi “limiti”, che ora descrivi nella libertà di guida, ti siano stati posti anche in altri contesti nel corso della tua vita.

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GENITORI “LIMITANTI”: COME MAI?

Il comportamento che hai descritto di uno dei tuoi genitori può dipendere da diverse motivazioni. Proviamo a vederne alcune, partendo dagli esempi che hai descritto nella tua domanda:

  • desiderio di controllo: alcuni genitori decidono di non accettare la volontà di indipendenza dei propri figli, assumendo, potremmo dire, un atteggiamento di “onnipotenza” nei riguardi della loro vita. Tenere sotto la propria ala i figli diventa un’ossessione e questo pensiero si traduce soprattutto in una vigilanza continua, un atteggiamento di sospetto nei confronti degli altri e di fronte al mondo;
  • desiderio di dominare la propria ansia: alcuni genitori cercano di ridurre la propria quota ansiosa impedendo ai figli di svolgere attività ai loro occhi potenzialmente pericolose. La parola “no” è sempre sulla loro bocca e quasi sempre accompagnata da un avvertimento: “Non farlo perché ti può accadere che…”;
  • egoismo: il termine egoismo riflette un insieme di atteggiamenti e comportamenti volti al raggiungimento dei propri fini, anche al costo di limitare gli interessi del prossimo.

Pensi che alcune di queste ipotesi possano descrivere la tua situazione?

 

L’IMPORTANZA DELL’AUTODERTERMINAZIONE PERSONALE

Purtroppo, non esiste un’unica soluzione alla situazione che descrivi. Mi sembra che tu percepisca questa situazione come un problema irrisolvibile. Mi domando se fosse possibile instaurare un dialogo costruttivo con i tuoi genitori, senza sfociare nel litigio, per arrivare a un punto di contatto. In caso contrario, potrebbe essere utile individuare i punti di rottura. Analizzare più in dettaglio, che cosa innesca il comportamento di uno dei tuoi genitori potrebbe essere d’aiuto per provare a trovare una miglior gestione di questa situazione o anche imparare a vivere questa realtà come una parentesi della propria vita, legata per ora alla convivenza con i tuoi genitori.

Un saluto.

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