Partner anaffettivo | Risolvere

Domande e risposte

PARTNER ANAFFETTIVO

Problemi di coppia
18/11/2023

Salve, ho 40 anni una "relazione " da un anno con un uomo di 50 anni. Credo che lui sia narcisista...In un anno abbiamo avuto rapporti solo poche volte e non esistono tra noi baci, effusioni ed abbracci. Per rendere l'idea, mi bacia a "stampo". Ogni volta che glielo faccio notare, lui mi fissa e, con tono pacato, mi dice che non si accorge di essere così perché è normale e, se io sono insofferente, cosa ci sto a fare con lui...io gli dico che, se veramente lui mi ama, mi dovrebbe desiderare! A volte non è nemmeno il sesso, per carità, ma mancano proprio i baci e gli abbracci, l'intimità di coppia. Credo che un comportamento del genere non sia normale! Mi ritrovo a farglielo notare spesso e, sinceramente è umiliante! So benissimo che mi sto facendo del male ma non riesco a lasciarlo...

terapeuta Chiara Navarra
risponde
Dott. Chiara Navarra
Psicologia dell’adolescente, giovane adulto, adulto e coppie

PER LUI È TUTTO NORMALE, PER ME NO: CHE FARE?

Mi sembra che tu descriva un uomo che dimostra forti tratti di anaffettività. Sono persone che di solito mostrano grande difficoltà nel coinvolgimento sentimentale e che sembrano non averne alcuna consapevolezza, anzi che tendono a normalizzare la situazione, sminuendo le richieste di vicinanza. Purtroppo solitamente l’anaffettività ha a che fare con la difficoltà di coltivare sentimenti d’amore e desiderio di vicinanza o incapacità di prendersi cura dell’altro, di accudirlo, di amarlo.

small-person
Puoi fissare un appuntamento di persona con uno dei nostri terapeuti. Ti aiuterà a dare forma al tuo problema ed individuare le giuste vie di uscita.
Incontra un terapeuta

 

EREDITÀ FAMILIARE

Di solito tale eredità viene dalla storia familiare, in cui è possibile rintracciare elementi di mancanza di accudimento primario, che si riceve durante l’infanzia dalle figure ad esempio genitoriali. Possono essere state figure assenti o al contrario presenti, ma in una maniera non adeguata. Ad esempio una cultura familiare basata su forti aspettative o meccanismi di competizione. Possono ad esempio essere stati figli prediletti di genitori con tratti di severità. Ovviamente queste sono solo delle esemplificazioni, che non possono essere esaustive di tutte le casistiche esistenti. Spero di darti comunque qualche utile spunto.

 

CONGELAMENTO AFFETTIVO E RIGIDITÀ

La persona è come congelata  in posizioni rigide, che rimangono distanti e fredde. Spesso sono persone che hanno strutturato nel tempo questo modo di relazionarsi al mondo. È possibile trovare elementi di razionalizzazione ed intelletualizzazione anche in altri ambiti della vita, come quello lavorativo. Anche le amicizie o le relazioni familiari possono essere influenzate da rigidità e da una tendenza all’isolamento, ad esempio non traendo particolare piacere nell’uscire o nel frequentare le persone o mostrando abitudini rigide. Possono essere persone selettive che non aprono volentieri la loro sfera personale al mondo.
Tendono a preservare questo equilibrio solitario con una certa autoreferenzialità e, dunque, con difficoltà accettano punti di vista diversi dal loro. Di solito è difficile introdurre cambiamenti.

Tu hai notato per caso alcuni di questi aspetti? Te li indico per aiutarti a mettere a fuoco i motivi dei possibili suoi comportamenti. Tieni conto che ci sono casi in cui l’anaffettivitá si gioca principalmente nel terreno della relazione amorosa, essendo l’ambito nel quale di solito si riversano richieste di attenzione e vicinanza che la persona non riesce a soddisfare, e per questo spesso si trincera purtroppo in una speciale rigidità. In questo caso è possibile che gli altri ambiti della vita siano più in equilibrio.

 

LE DIFESE: IDENTIFICAZIONE PROIETTIVA

Un aspetto difensivo che può caratterizzate questo funzionamento sono massicce proiezioni di parti di sé sull’altro. La persona proietta sugli altri i suoi pensieri, le sue difese, le sue fragilità, inducendo gli altri ad agirle. Ad esempio facendo sentire il proprio partner inadeguato e definendo le sue richieste come assurde o fuori luogo, cosa che indurrà il proprio partner a sentirsi effettivamente esagerato o sbagliato e dunque a delegittimare le proprie richieste di attenzione. La posizione dell’altro è così ferma e priva di incertezze da indurre nel partner un senso di inadeguatezza e, come accennavi nella tua richiesta, di umiliazione. Si può attivare una sorta di senso di insicurezza: improvvisamente ci si trova a pensare di fare richieste irragionevoli e ridicole. Si tratta di un meccanismo mentale molto potente, che induce a identificarsi con quanto affermato dall’altro: l’altro pensa che le tue richieste siamo assurde e tu ti convinci che lo siano. Più l’altro ti dice che sei esagerato e più ti convincerai di esagerare, arrivando addirittura al punto di agire effettivamente delle esagerazioni, come ad esempio arrabbiarti o deprimerti per quanto sta accadendo.

 

CONFLITTO INTERNO

I meccanismi descritti sopra ti potrebbero portare a vivere un forte conflitto interno ad esempio tra il pensare che abbia ragione e il pensare che abbia torto. Tale conflitto può rendere molto difficile prendere una decisione. Immaginati di essere tirata in due direzioni opposte da forze uguali. Il risultato è quello di rimanere bloccata nello stesso punto. Rimanere immobilizzata.

 

COME AFFRONTARE QUESTA CRISI

Credo che sia molto importante in questa situazione abbandonare l’idea di definire chi abbia ragione e chi abbia torto, per recuperare una posizione di maggiore legittimazione di quello che provi tu. La tua insoddisfazione per mancanza  di affettività credo vada considerata legittima, anche solo per il fatto che tu la stia provando. È importante che ciascuno di noi possa decidere come essere amato, baciato, accarezzato, senza timore di poterlo pensare.

Vuoi fare una domanda?

Preferisci chiedere in modo anonimo l’opinione dei nostri terapeuti?

Ti basterà indicare uno pseudonimo e selezionare l’opzione utile ad oscurare la tua email.

Fai la tua domanda
fish
Se sei in una situazione di estrema difficoltà o sei in pericolo di vita non utilizzare questo sito, ma contatta tempestivamente uno di questi numeri:
118 Emergenza Sanitaria
112 Carabinieri
113 Polizia di Stato