Salve , sto con la mia ragazza da alcuni anni. All’inizio era tutto bello. Io mi sono sentito di fidarmi fin da subito di lei a differenza sua che non me ne ha mai data un briciolo. Quindi il risultato è per lei che io non sono geloso perché veramente non mi interessa. Dopo 6 mesi di litigi, dove ci insultavamo pesantemente screditandoci a vicenda, decidiamo di lasciarci ma dopo un mese torniamo insieme, promettendoci di costruire qualcosa di nuovo. Ora sono 6 mesi che stiamo insieme e abbiamo continuato a litigare colpendo i nostri punti deboli più e più volte. Io mi sento stanco esasperato come se ogni giorno dovessi dimostrare di amarla perché lei non ha fiducia in me. Tempo fa ci siamo presi i nostri spazi uscendo con altre/i. In ogni litigata l’argomento esce da parte sua ricordandomi che io sono un infame pezzo di m.. e che solo per quello dovrei stare zitto. Io non ho più la forza per combattere. Manca stima, rispetto e fiducia.
Sembrerebbe che davvero vada tutto per il verso sbagliato e che i vostri tentativi di riprovarci, vi abbiano fatto sprofondare in una spirale sempre più forte di attacchi e provocazioni. Ci credo che tu ti senta sfinito. C’è davvero da chiedersi come mai stiate assieme, cosa vi tenga legati nonostante tutto.
Purtroppo, talvolta, il risentimento tiene più uniti dell’amore. Prova a pensarci: è più difficile separarsi quando c’è un conflitto in corso. In effetti, quando si litiga la testa si riempie di pensieri negativi sull’altra persona, su quanto sia insopportabile, su quanto abbia torto e si continua a pensare e ripensare a tutte le ingiustizie e le offese subite. Talvolta si arriva al punto di non pensare ad altro e di essere intossicati dal potere distruttivo del risentimento.
Forse non si riesce a lasciare perché in qualche modo si cerca una sorta di risarcimento per il male subito e sopportato, un’ammissione di colpevolezza da parte dell’altra persona. Ma purtroppo nella maggior parte dei casi tutto ciò non arriva.
“Lasciare andare” è molto più difficile di quanto si creda, soprattutto quando l’altra persona è così tanto nei tuoi pensieri. Non importa che siano pensieri buoni o cattivi, è comunque diventata una compagna importante, al punto che non si riesce a smettere di pensare a lei.
Anche il versante del “fallimento” forse andrebbe indagato meglio. Talvolta può intervenire questa componente nella difficoltà di accettare che una storia d’amore sia andata male, nonostante tutto l’impegno profuso, tutte le fatiche fatte. Ci sono relazioni che non funzionano nonostante gli sforzi.
Nel vostro caso mi sembra si siano innescati meccanismi complessi di proiezioni reciproche di sfiducia. E ho la sensazione, che al di là del timore di essere traditi carnalmente, ci sia il timore di essere traditi ad un altro livello: quello del rispetto e della cura reciproca.
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